From 0d844d7dc9f17474e2609da3766d4f0b5a5893f1 Mon Sep 17 00:00:00 2001 From: Matteo Macaluso <94231301+magicteo@users.noreply.github.com> Date: Wed, 17 May 2023 12:55:39 +0200 Subject: [PATCH] added six italian quotes (#4294) magicteo * added six italian quotes * fixed typo --- frontend/static/quotes/italian.json | 38 ++++++++++++++++++++++++++++- 1 file changed, 37 insertions(+), 1 deletion(-) diff --git a/frontend/static/quotes/italian.json b/frontend/static/quotes/italian.json index cc880cd39..55d92db37 100644 --- a/frontend/static/quotes/italian.json +++ b/frontend/static/quotes/italian.json @@ -333,7 +333,7 @@ }, { "text": "Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti gli altri giorni che verranno può dipendere da quello che farai oggi..", - "source": "Hernet Hemingway", + "source": "Ernest Hemingway", "length": 168, "id": 55 }, @@ -666,6 +666,42 @@ "source": "Galileo Galilei", "length": 91, "id": 111 + }, + { + "text": "Lei e Mattia erano uniti da un filo elastico e invisibile, sepolto sotto un mucchio di cose di poca importanza, un filo che poteva esistere soltanto fra due come loro: due che avevano riconosciuto la propria solitudine l’uno nell’altra.", + "source": "Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi", + "length": 236, + "id": 112 + }, + { + "text": "Se non c’è amore, non solo inaridisce la vita delle persone, ma anche quella delle città.", + "source": "Elena Ferrante, L'amica geniale", + "length": 89, + "id": 113 + }, + { + "text": "Perché dovevo andare a scuola? Perché il mondo funzionava così? Nasci, vai a scuola, lavori e muori. Chi aveva deciso che quello era il modo giusto? Non si poteva vivere diversamente? Come gli uomini primitivi?", + "source": "Niccolò Ammaniti, Io e te", + "length": 210, + "id": 114 + }, + { + "text": "Ma ormai avevo imparato a fare le domande degli adulti, in cui si chiede una cosa per saperne un'altra.", + "source": "Paolo Cognetti, Le otto montagne", + "length": 103, + "id": 115 + }, + { + "text": "Dà ancora uno sguardo fuori della finestra, una brevissima occhiata, per l’ultima sua porzione di stelle. Poi nel buio, benché nessuno lo veda, sorride.", + "source": "Dino Buzzati, Il deserto dei tartari", + "length": 152, + "id": 116 + }, + { + "text": "I nomadi lo sanno: le mappe non servono a orientarsi, ma a sognare il viaggio nei mesi che precedono il distacco.", + "source": "Paolo Rumiz, Trans Europa Express", + "length": 113, + "id": 117 } ] }